stanza di clelia casa panzini

Al primo piano è collocata la camera della moglie di Panzini, Clelia Gabrielli, insegnante di disegno e pittrice.L’ambiente richiama il colore dell’intonaco esterno ed è dominato dal ritratto di Dante che campeggia nel centro del soffitto.
Questa effigie è protagonista di un divertente brano del Viaggio di un povero letterato, dove Panzini racconta la temuta visita dell’ispettore del fisco: “Ma questa casa è una fortezza, un mastio, una rocca! Lei ha fabbricato senza risparmio! Oh, anche belle pitture! E quell’individuo lassù, sul soffitto, col cappuccio e una rosa in mano; chi è?” “Dante!”, risposi io, pensandomi con quel nome di commuovere il cuore del fisco”. Ma l’uomo del fisco piegò in giù le labbra come per dire: “che lusso!”
Attualmente la stanza comprende il letto, corredato da lenzuola sulle quali è impressa un’immagine della mostra in corso, l’armadio, nel quale è appesa la solenne divisa da Accademico d’Italia, e la teca/lanterna che contiene gli occhiali dello scrittore.