casa panzini

patrimonio museale

Il patrimonio culturale della Casa Rossa è formato dalla collezione museale e da un cospicuo fondo documentario, conservato presso l’archivio, istituito nel 2006 in un’apposita sala al primo piano della Biblioteca Comunale di Bellaria Igea Marina. Il responsabile scientifico del Fondo Panzini è Alessandro Agnoletti, Direttore della Biblioteca comunale A. Panzini.

Il FONDO DOCUMENTARIO, il cui nucleo originario proviene dalla Società Immobiladria di Savignano sul Rubicone, dal Comune di Bellaria Igea Marina attraverso Matilde Panzini e dalla Biblioteca Gambalunga di Rimini (per lungo tempo custodito presso la Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna), si è arricchito nel 2007 con le donazioni di Giulio Torroni, di Wilma Venturi, radiocronista della Rai di Milano, e nel 2008 con quella di Ilaria Panzini, pronipote di Ugo Panzini, fratello dello scrittore e, recentemente, della Signora Lolli Bona, che ha donato diverse lettere scritte da Panzini in giovane età, che appartenevano alla famiglia.

Tra i materiali conservati degni di nota sono:

-  la corrispondenza intercorsa tra Panzini e i più noti esponenti della vita culturale del suo tempo ovvero scrittori, artisti, editori tra i quali Sibilla Aleramo, Antonio Baldini, Massimo Bontempelli, Giovanni Cena, Grazia Deledda, Filippo De Pisis, Marino Moretti, Ada Negri, Giovanni Pascoli, Margherita Sarfatti, Renato Serra, Emilio Treves, oltre che con i suoi familiari (la madre Filomena e il padre Emilio, la moglie Clelia e i figli Piero, Emilio e Matilde);
- i manoscritti e i dattiloscritti di racconti, novelle e romanzi (Il padrone sono me!, Viaggio di un povero letterato, I giorni del sole e del grano, Io cerco moglie!, Il ritorno di Bertoldo, 15 giorni in prima classe, La pulcella senza pulcellaggio), materiali preparatori per il Dizionario moderno;
- gli articoli di quotidiani e di periodici con scritti di Panzini e recensioni ai suoi testi;
- i documenti personali di Panzini riguardanti la sua carriera scolastica e di insegnamento ovvero quaderni e pagelle del Liceo Foscarini di Venezia, il diploma di laurea del 21 giugno 1886 e gli attestati di gare letterarie giovanili e di libera docenza;
- i documenti amministrativi, i contratti con gli editori Mondadori, Treves, Bemporad, gli appunti preparatori e le bozze per discorsi, conferenze;
- le fotografie in bianco e nero aventi come soggetto Panzini, la moglie, i figli, i colleghi, gli amici, i contadini, Clelia e Wilma Venturi;
- i disegni giovanili di Alfredo Panzini e gli autografi in cornice;
- i documenti riguardanti Clelia pittrice ovvero riproduzioni di opere, schizzi, recensioni, cataloghi delle mostre e contratti di vendita;
- le riviste politico-letterarie e i necrologi;
- i ritagli di giornali e alcuni libri con meticolose annotazioni di Matilde;

In Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna l’inventario e le relative schede di soggetto produttore sono ora disponibili e liberamente consultabili

La COLLEZIONE MUSEALE, creatasi grazie alla donazione di Matilde Panzini nel 1981 e conservatasi per lungo tempo presso la Colonia Ternana a Igea Marina e la sede comunale in Piazza del Popolo a Bellaria, include:

- sedici opere di Clelia Panzini (quindici dipinti e un disegno), aventi come tema ritratti, paesaggi rurali, marine e nature morte;
- mobili, arredi e suppellettili dei coniugi Panzini (scrivania, letto, comodino, armadio, cassettone, credenza, piatti e tazzine di ceramica, brocca, portacenere, candelabri …);
- cimeli e oggetti personali dello scrittore (bicicletta, pipe, divisa da accademico d’Italia, sigillo, pennini, calamaio, tagliacarte, forbici, occhiali …).

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